Informazioni su questa bici
L'idea di questa bici nasce nel 2013,come progetto di recupero e riconversione di materiali da buttare.
Lavoravo in un'officina meccanica, che fra l'altro è la ditta di famiglia, e molto spesso mi capitava di passare davanti al bidone gigante del ferro, il contenitore di pezzi di ferro che poi via via vengono smaltiti secondo le norme (come gli altri materiali). Non saprei dire cosa accadde: un qualcosa come una scossa che mi attraversò il cervello: una moto in attesa di essere demolita, e altri telai di bicicletta ammassati in attesa di essere buttati... cosa accadrebbe se provassi a fare una bicicletta con delle ruote di una moto? E lì iniziò tutto.
L'origine
Così iniziai a separare subito ciò che volevo utilizzare da ciò che invece doveva rimanere "da buttare".Alla moto presi tutto ciò che reputavo utile: Forcellone, ammortizzatore, le ruote (ovviamente), I dischi dei freni, la catena e tutto l'impianto frenante. La mia idea iniziale era quella di creare una bicicletta, che funzionasse come bicicletta, che però avesse tutto il possibile di una moto, quindi anche la catena e il forcellone! Abbandonai rapidamente l'idea, in quanto la bici era già sufficientemente impegnativa da spingere, aggiungerci anche altri carichi come una gigantesca catena e un forcellone era veramente troppo.....e poi avrebbe perso la forma a bici, sarebbe sembrato più un ibrido tra una bici e una moto (chissà....magari in futuro...)!
Come telai da biciclette all'epoca avevo solamente un telaio di una Bianchi in alluminio: mi sembrava ottimo! Così avrei risparmiato anche sul peso! La mia (veramente poca) pratica con la saldatura a TIG unita a un successivo rientro di biciclette di acciaio da buttare mi fece cambiare direzione.
Iniziai con un telaio di una bicicletta MTB: un cliente mi portò 2 biciclette, e mi chiese di smontare i pezzi da una e metterli sull'altra, in modo da avere almeno una bicicletta funzionante; l'altra me l'avrebbe lasciata per farmela buttare.
Dopo non molto ritirai una bicicletta usata come permuta per una nuova: era messa molto male, era invendibile...
I materiali



Il telaio
La parte anteriore del telaio è la stessa della bici MTB: ho tagliato i tubi posteriori circa all'altezza del ponticello.
Tutta la parte posteriore del telaio è stata rimaneggiata: parti della bici verde, parti di un cavalletto di una vespa (sempre dal bidone del ferro!), staffe prese dal mesticatore, e persino staffe di supporto delle piastre bauletti GIVI.
L'ultima aggiunta è arrivata a distanza di molto tempo: e sarebbe la parte finale di una forcella (di un'altra bici che ho rifatto fra l'altro) che mi hanno fatto da supporto per il mozzo centrale della nuova trasmissione.
La forcella invece ha subito una modifica direi più "radicale": ho preso la forcella di un kymco Agility, l'ho tagliata all'altezza del piantone, e ho lavorato il tutto al tornio (come si vede nella figura a fianco: si vedono una forcella normale, con a lato quella modificata). La lunghezza finale risulta così adatta al canotto di una bici (di lunghezza visibilmente inferiore).
Gli steli infine sono stati ritoccati in modo da permettere l'alloggiamento della nuova ruota.
La trasmissione
La trasmissione ha subito le modifiche più estreme!
In principio avevo attaccato una corona mtb, debitamente spessorata, alla ruota (lato disco).
L'asse del movimento centrale l'ho modificata così: ho preso un'altra asse, e ho tagliato i quadrelli, per poi saldarli all'asse del movimento.
Successivamente ho preso il disco freno di un mezzo della posta Freeduck, e ci ho saldato la metà di un mozzo ruota posteriore di una bici: forando il disco nei punti giusti, è diventato così una perfetta ruota libera!.
Alla prima prova su strada però, la bicicletta mi lasciò a piedi a causa della rottura per snervamento di uno dei quadrelli che avevo saldato.
Nonostante il successivo tentativo di rifare l'asse nella stessa maniera, ho pensato a un mozzo intermedio per smorzare gli sforzi per muovere le grandi ruote.
Ho saldato così la parte finale di una forcella al telaio, e ci ho inserito un mozzo a cassetta.
Al mozzo ho cambiato una incredibile moltitudine di ingranaggi per trovare il giusto rapporto di trasmissione! E' stata la parte più impegnativa secondo me.
Successivamente, per perfezionare il tutto, ho modficiato l'attacco della ruota posteriore e gli attacchi del mozzo centrale, uniti a un guidacatena (leggermente modificato anche quello) hanno fatto sì che rimanesse tutto allineato e scorresse facilmente.
Impianto Frenante
Per l'impianto frenante ho provato a inserire prima la pinza originale Nissin della moto, per poi metterci un'altra pinza, però di marca Brembo. La pinza originale Nissin non è stato possibile metterla in quanto il disco, per non "sbattere" sulla forca, è stato messo invertito (cioè rigirato verso l'interno): in questo modo la pinza originale toccava sulle razze della ruota.
La pinza Brembo invece ci stava! Così ci ho creato un attacco apposta per tenerla.
La pompa freno invece era all'inizio una sempre di marca Brembo, ma di un Beverly: la ricerca di una pompa più accattivante, unita alla voglia di metterci una leva personalizzata, mi ha fatto trovare, regalata da un amico, una pompa di un Ducati 748! Perfetta... ci ho aggiunto infine una leva regolabile e una vaschetta di recupero dell'olio RIZOMA.




